giovedì 14 agosto 2025

Diario di una expat a Monaco - #3

Istantanee bavaresi 

Il quartiere in cui vivo adesso è molto tranquillo. C’è tanto verde, lungo la strada principale transitano poche macchine, il silenzio è quasi irreale. Mi affaccio dal mio sesto piano e di fronte a me si staglia un panorama che mette allegria nelle giornate di sole (ebbene sì, è tornato) e ha qualcosa di magico anche in quelle di pioggia. Sarà l’agglomerato di case a due piani, che ammiro da quassù, con i tetti spioventi e i bovindi a forma poligonale: sanno di luoghi caldi, accoglienti. Sembrano casette di marzapane, con tanto legno color cioccolato e fiori variopinti ai balconi.

giovedì 7 agosto 2025

Diario di una expat a Monaco - #2

Istantanee bavaresi

Dentro la valigia, che ho portato con me con tutto ciò che pensavo mi servisse nei dieci giorni di permanenza in albergo (prima di prendere possesso della casa in cui abiteremo a Monaco), ho stratificato canotte, t-shirt, maglie di cotone a manica lunga, gonne e pantaloni estivi; ho incastrato sandali, ciabatte a infradito e piazzato un telo mare più un costume, il mio preferito. Basterà, mi sono detta, tanto quest’anno non ho bisogno di alternare bikini e pezzi interi per stazionare sotto l’ombrellone, in una spiaggia di bagnanti: dovrò solo spanzarmi qualche mattina nel solarium dell’hotel e nuotare nella splendida piscina al coperto che già, visionata in rete, mi faceva gola, mentre mi preparavo al viaggio di sola andata. Il resto della roba è  stipata negli scatoloni, dentro il camion per il trasloco.
Ho portato tutto quello che ritenevo utile per trascorrere i mesi di luglio e agosto a Monaco, ma prima di chiudere la porta di casa, ho agito d'istinto: “Questo lo portiamo” e ho infilato dentro la borsa - non si sa mai - un ombrello tascabile.

giovedì 31 luglio 2025

Diario di una expat a Monaco - #1

Istantanee bavaresi



Alle 14:30 scendo dall’aereo e, dopo avere attivato il roaming dati nel cellulare, dò ufficialmente inizio alla mia nuova avventura da expat, a Monaco di Baviera. 

Mai come adesso desidero scrivere.

martedì 15 luglio 2025

Con le valigie pronte

Accidenti, siamo già a metà luglio! Il tempo corre troppo in fretta e questa è una percezione alla quale cerco di dare tutte le volte una spiegazione, pur non trovandone alcuna. Il tempo, in realtà, cammina a una velocità costante: le ore in un giorno sono quelle, i mesi hanno tot giorni, perché, allora, mi sembra di essere su un treno che procede spedito, senza fermarsi in nessuna stazione? E le ore di un giorno si accorciano, i mesi sono fotogrammi di un cortometraggio... Insomma mi sembra ieri che si pianificava un progetto e mi trovo già con le valigie pronte.

domenica 6 luglio 2025

Scripta Ludus: ho fatto il bis!


È accaduto ancora. Un piacevolissimo gioco letterario, il desiderio di non mancare anche al nuovo appuntamento, l’ora di svago per partorire un’idea e Scripta Ludus del blog Io, la letteratura e Chaplin è divenuta la mia seconda occasione di vittoria. Stavolta divisa ex aequo con un altro partecipante, Franco Battaglia del blog Postodibloggo, (al quale, tra l’altro, avevo dato il mio voto).

domenica 15 giugno 2025

Scrivere è difficile


Non è mai
una perdita di tempo tornare su vecchi argomenti, così oggi, per ribadire l'importanza di talune regole di scrittura, sfrutto due pretesti che sono in qualche modo complementari, perché provengono dalle esperienze personali, una di scrittura, l’altra di lettura, avviate in contemporanea nelle ultime settimane.


Uno dei limiti più evidenti, ma meno riconosciuti, quando scriviamo, è l’incapacità di rinunciare a ciò che abbiamo scritto, che va dal rifiuto totale di intervenire sul testo, nella convinzione di avere fatto tutto al meglio delle nostre possibilità, alla difficoltà di intercettare quelle parti eliminabili, nonostante ci sia voluto del tempo e non poco impegno per crearle. Magari  abbiamo buttato l’anima, in quelle pagine, e immaginare di ridurle o di “aggiustarle” smonterebbe il nostro autocompiacimento, poco importa se per difenderlo abdichiamo alla buona resa della narrazione.

domenica 25 maggio 2025

Il caffè di Luz e Marina : "Ananke" - Notre-Dame de Paris, il nuovo spettacolo teatrale di Luana M. Petrucci

Quando le tende del sipario si chiudono, lo scroscio degli applausi risponde al gradimento del pubblico. Il finale drammatico di “Notre-dame de Paris” ha commosso tutti, ma l’ovazione della platea è soprattutto la manifestazione della gioia per la riuscita dello spettacolo teatrale di Luana M. Petrucci. L’ennesimo successo di Luz del blog Io, la letteratura e Chaplin

Non ne sbaglia una! C’è poco da fare: questo si chiama talento.

Aspetto che la gente sfolli un po’, per correre ad abbracciarla: la intercetto, mentre con un mazzo di fiori in mano - e con gli occhi, che l’adrenalina ancora fa brillare -  saluta, risponde ai complimenti, ringrazia chi si avvicina per salutarla. La mia frase, quando la raggiungo è: “Mamma mia, Luà, ma che hai fatto!”, lo dico a bocca aperta, col tono che svela stupore e ammirazione, perché portare in scena un’opera magistrale come il capolavoro di Victor Hugo è un’impresa che chiede rispetto, ma riuscirci, ancora di più, significa ottenere il plauso pieno. E questo spettacolo lo ha meritato.